Martedì 21 Novembre Il MAXXi di Roma ha ospitato, nella Sala Scarpa, la presentazione del libro di Cristiano Leone, "ATLAS OF PERFORMING CULTURE", edito da Rizzoli New York, pubblicato in lingua inglese. Irene De Vico Fallani, Head of MAXXI Public Programs ha presentato l'evento, facendo i saluti ufficiali. Sul palco, accanto all'autore, la giornalista e conduttrice Paola Severini Melograni, in un dialogo con Cristiano Leone, che ha condotto il pubblico in un viaggio tra cinque continenti, alla ricerca delle più importanti esperienze performative del mondo, mentre sul maxischermo scorrevano le immagini tratte dal libro, frutto di un lavoro di ricerca e selezione, del team lavorativo voluto dall'autore.
Giornalisti, fotografi, tanti amici e illustri personaggi sono arrivati al MAXXI per assistere a questo evento; tra loro, Mariuccia Mattarella Antonio Lampis, S.E, Jaime Nualart, Francesca Morpurgo, l'Assessore alla Cultura Giulia Silvia Ghia, l'Ambasciatore Pasquale Salzano, Edith Gabrielli, Frida Giannini, Laura Sartori Rimini, Guido Taroni, Francesca Chialà, Maria Latella, l'Architetto Hannes Peer, Patricia Pascual Perez-Zamora, Ileana Florescu, Marcelle Padovani, Maria Cristina Finucci, Franco Locatelli.
Tra le sorprese della serata, l'attrice Isabella Carloni ha recitato un brano tratto da Sonno Giapponese, opera portata da Cristiano Leone, nel luglio 2023 nell'ambito della programmazione del Teatro dell'Opera di Roma e primo spettacolo promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma.
Non sono mancati i performer che hanno coinvolto i presenti con il loro sound e i loro movimenti, prima lenti e, poi, in un crescendo ritmico, simbolo di performance da celebrare, fatta per veicolare sempre e comunque emozione.
Al termine dell'evento, l'autore ha autografato le copie del libro con dediche speciali. Al MAXXI si è celebrata, così, la cultura performativa, di cui Cristiano Leone è promotore e antesignano di un nuovo modo di fare cultura, una visione non limitata a un solo spazio e a un solo tempo, sinonimo di inclusione del pubblico più eterogeneo, per una cultura aperta a tutti, diffusa e immersiva, per una promozione del patrimonio storico e artistico attraverso il dialogo con le arti contemporanee.
Il pubblico è stato il vero protagonista di questo evento, ed è diventato parte integrante dello spettacolo, con una standing ovation, che ha coinvolto proprio tutti, nessuno escluso.